The Help (Tate Taylor, 2011)

Negli ultimi anni il cinema si è dimostrato particolarmente sensibile alla tematica delle discriminazioni razziali, offrendoci diverse occasioni per riflettere sui fenomeni di segregazione e violenza, con particolare riferimento alle vicende degli Stati Uniti e di quel Sud che tanto ha faticato a superare i pregiudizi derivanti da secoli di economia schiavista. Un argomento che, purtroppo, risulta sempre attuale, e che registi dalla profonda sensibilità hanno saputo trattare in modo incisivo e commovente.
 

Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, The butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, 12 anni schiavo e Selma - La strada per la libertà sono solo alcuni dei titoli da ricordare assieme a The Help, pellicola del 2011 firmata da Tate Taylor tratta dall'omonimo romanzo di Kathryn Stockett.
Il film racconta la vicenda di Eugenia Phelan, detta "Skeeter" (Emma Stone), aspirante giornalista che, disgustata dal modo in cui vengono trattate le cameriere di colore a Jackson, nel Mississippi, decide di raccogliere le loro drammatiche testimonianze in un libro dal titolo The Help. Sfidando l'intera città e in particolare l'arrogante Hilly Holbruck (Bryce Dallas Howard), sua amica d'infanzia, convince dapprima Aibileen Clark (Viola Davis), poi Minny Jackson (Octavia Spencer), la domestica licenziata da Hilly ed entrata a servizio da Celia Foot (Jessica Chastain), a testimoniare gli episodi di discriminazione subiti, dalla totale ingratitudine dei loro 'padroni' verso chi cresce i loro figli con un amore di cui i genitori non sono capaci, all'obbligo di utilizzare bagni separati rispetto a quelli dei datori di lavoro. Ben presto, incoraggiate dalla tenacia di Aibileen e Minny, dalla determinazione di Skeeter nello sfidare le ipocrite signore di Jackson e dalla rabbia scatenata dall'incarcerazione della nuova domestica di Hilly, molte altre cameriere offrono ad Eugenia le loro esperienze, fino alla pubblicazione di un libro destinato a fare scandalo.


The Help è un film che fa arrabbiare, suscita orrore e disprezzo verso ogni forma di discriminazione ma che, allo stesso tempo, si avvale di una narrazione tenera ed emozionante: impossibile non commuoversi di fronte alla nostalgia di Emma per la domestica di colore che l'ha cresciuta, impossibile non sostenere l'incredibile vendetta di Minny nei confronti di Hilly, impossibile non schierarsi con Celia, a sua volta oggetto del disprezzo delle altre casalinghe perché moglie dell'ex fidanzato di Hilly, ma decisa ad essere una donna più autentica delle sue detrattrici. In The Help, infatti, si intrecciano tante storie di donne in lotta contro qualche forma di stereotipo e pregiudizio: non solo Aibileen e Minny rappresentano la guerra alla violenza contro gli Afroamericani, ma Skeeter, decisa a coronare il suo sogno, è impegnata a decostruire l'immagine della perfetta moglie e donna di casa cui tutti, a partire dalla madre, vogliono che si adatti, mentre Celia, da tutti giudicata una volgare accalappiatrice di uomini, rivela un animo molto più sincero e profondo di quanto non possa apparire dalla sua maschera di svampita. 
Per le loro eccezionali interpretazioni sono state candidate all'Oscar sia Viola Davis che Jessica Chastain, ma solo Octavia Spencer ha conquistato, oltre al Golden Globe, la statuetta più ambita di Hollywood grazie alla sua capacità di suscitare allegria in una cornice tanto cupa per tematica; The Help è stato anche candidato ad essere il miglior film alla notte degli Oscar nel 2012, ma è stato battuto da The Artist.
The Help, dunque, è un film che, pur utilizzando talvolta accenti da commedia, sa ricreare un complesso contesto storico e morale, restituendo storie che certamente sono state vissute in tutti i loro risvolti e dando loro i volti di tante donne unite dal desiderio di rivalsa. Tate Taylor ha realizzato un lungometraggio da vedere e rivedere senza che le emozioni si spengano, permettendo al suo spettatore di trascorrere un paio d'ore di intrattenimento unite ad una riflessione di tale portata da essere irrinunciabile.

C.M.

Commenti

  1. Grazie per la segnalazione, lo andrò a vedere sicuramente!

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    1. L'hanno dato in tv proprio la settimana scorsa, immagino che diventerà un bel film da replicare almeno una volta l'anno (se non sbaglio, era già la seconda trasmissione).

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  2. Film interessante, a tratti commovente e ironico, drammatico e piacevole. Il libro non l'ho ancora letto ma aspettavo da una vita che il film venisse trasmesso: il primo (e unico fino a quel momento) passaggio Rai risale al dicembre 2013. Poi magari, le repliche delle cretinate te le devi sorbire mille volte in un anno.

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    1. Già, certe scemenze vengono replicate di continuo, mentre i film di qualità (anche quelli un po'datati divenuti "classici") si vedono raramente e magari ad orari improponibili per la gente normale che di giorno studia o lavora.

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  3. Bel film, mi è piaciuto molto anche il libro che ho letto prima dell'uscita del film, come in tutti i film tratti da un libro ci sono piccole differenze o omissioni ma accettabili.

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    1. Omissioni e variazioni sono infatti accettabili, se non alterano troppo il libro: sono curiosa di leggerlo anch'io, chissà se ne avrò l'occasione...

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    2. Nel film è stato modificato il personaggio della figlia della domestica che ha allevato Emma, La storia della domestica e della figlia è molto più dolorosa e discriminante di quel che appare nel film, però è anche vero che è una figura che già nel libro non entra mai in scena se non nei ricordi, per acutizzare il conflitto tra Emma e la madre.

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    3. Non ti nascondo che questa parte del film è quella che mi ha commosso maggiormente, quindi immagino che la lettura sarebbe ancor più toccante.

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  4. Film bellissimo, io l'ho apprezzato moltissimo. In particolare la trama è stata studiata e sviluppata bene. Non ho letto il libro, però. Purtroppo del genere non ho avuto la possibilitá di vedere Selma, tutti gli altri sì e sono altrettanto belli.

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    1. Nemmeno io ho letto il libro, e spero di recuperare Selma, di cui ho sentito parlare molto bene. Questo film, come Pomodori verdi fritti alla fermata del treno mi è piaciuto molto, sia per il messaggio che per la delicatezza e la tenerezza nell'affrontarlo.

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  5. Film spettacolare, tutto il resto l'hai già detto tu :) Assolutamente da vedere e rivedere, sia per i contenuti sia per l'umorismo!

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    1. Già, e credo che lo riguarderò ad ogni messa in onda! :)

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  6. Ne sento parlare benissimo e di frequente! Il tuo post conferma... quasi quasi prima leggo il romanzo e poi recupero il film! *_*
    Pomodori verdi fritti..., che hai citato, è un film meraviglioso (e il libro mi incuriosisce non poco :P Tanto per non perdere l'abitudine alla "lista infinita" XD), che rivedo sempre volentieri ^^

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    1. Se hai la possibilità di procurarti prima il libro, credo valga la regola aurea per cui merita la precedenza... altrimenti pazienza! Io a volte cedo al film perché altrimenti quella "lista infinita" mi impedirebbe di vederlo! :P

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  7. L'ho guardato qualche me se fa e non m'è dispiaciuto, però ho preferito di più The Butler. Per quanto rigurada 12 anni schiavo...ero molto entusiasta, anche perché amo Michael Fassbendere, ma ne ho sentito parlare male e ancora non mi son decisa a guardarlo!

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    1. Anche 12 anni schiavo merita, anche se è molto più duro rispetto agli altri due e piuttosto lungo... bisogna sapere a cosa si va incontro, ma il mio giudizio è positivo, anche perché è un documento che fa luce su un aspetto della storia ancora poco conosciuto.

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